Reciprocità. Ciò che torna.
Ecco una caratteristica che possiamo ritrovare nelle relazioni più evolute fra insegnante di sostegno e quello della disciplina. Perché tale relazione sia funzionale all’inclusione, verificatane la compatibilità, lavorando insieme sulla consapevolezza della complementarietà delle proprie funzioni, si potrebbe attivare fra i due insegnanti la reciprocità.
I risvolti operativi di tale concetto sono straordinari: immaginate due insegnanti che agiscano nella stessa classe scambiandosi reciprocamente dei “doni”, più o meno metaforicamente. Quale valenza educativa per gli allievi che osservano, interiorizzano un modello di relazione fra adulti inconsueta e conveniente per entrambi?
Per compenderne la portata, faccio riferimento ad una definizione ricca di spunti pedagogici che si può leggere per intero al link: unaparolaalgiorno.
Si legge l’origine della parola: «dal latino, composto di “recus” indietro e “procus” avanti. Ciò che torna. L’autoreferenzialità pare sempre una sicurezza. Quando si è dei solidi singoli autoverticali sporgersi verso gli altri sembra una perdita di stabilità».
Quante volte noi insegnanti abbiamo bisogno di porci di fronte a classi sempre più complesse, come dei solidi singoli verticali, quasi a compensare le incertezze e le criticità? Ecco, che l’altro insegnante potrebbe essere percepito come potenziale pericolo della stabilità e, persino, l’atto di sporgersi verso l’altro, l’alunno, può spaventare.
Come modificare questo irrigidimento, che ci causa, più o meno consapevolmente, malessere? Cominciando dal prendere coscienza che in una realtà sociale complessa, in continuo divenire, senza certezze, il ruolo dell’insegnante (e dell’uomo, oserei dire) è sempre più delicato e richiede un cambio di prospettiva: «per quanto un filo possa essere resistente, le sue capacità sono nulla di fronte a quelle del tessuto».
Cominciamo a percepire il collega come un altro filo e noi stessi come parte dello stesso tessuto. Se ciò ci sembra troppo ideale, partiamo dal concreto. Continua a leggere →